«Mi chiamo Annalisa, sono nata a Jesi in provincia di Ancona e sono cresciuta a Cingoli, una cittadina collinare in provincia di Macerata. Nel 2001 ho conseguito la maturità magistrale e nel 2006 ho preso l’attestato di OSS. Faccio L’Operatore Socio Sanitario dal 2006, quando nel mese di luglio ho iniziato presso il piccolo presidio ospedaliero di Sassoferrato; dal 2010 lavoro nel presidio ospedaliero “Carlo Urbani” di Jesi dove ho girato vari reparti fino ad approdare nel 2017 nel reparto di Broncopneumologia. Questo stesso reparto nei mesi da marzo a maggio 2020 si è trasformato in reparto di cura per i malati positivi al Corona Virus. Per quanto ami il mio lavoro, dubbi e preoccupazioni più volte mi hanno destabilizzata in questo periodo. Non è stato facile trovarsi ad assistere persone malate totalmente sole, nella paura costante del contagio; ma determinazione, passione per il mio lavoro e fede in Dio mi hanno dato la forza per affrontare questo periodo difficile anche in famiglia. Credo che questo periodo difficile mi abbia fatto riflettere su ciò che conta davvero nella vita, ovvero gli affetti, la bellezza della natura così come Dio ce l’ha donata. Spero che la lettura di questo piccolo testo possa far riflettere anche il lettore su ciò che conta davvero nella vita e dare consapevolezza su quanto un’assistenza umana fatta con il cuore sia più feconda di un’assistenza data con freddezza, senza empatia». Nel mese di febbraio 2021 ha pubblicato con la Casa Editrice Montedit il libro Non chiamatemi eroe né angelo bianco – Diario di una OSS in tempo di Covid-19
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